ANGELO MASTRONARDI, pianista e compositore.
Inizia il suo percorso musicale da autodidatta affiancando sin da subito gli studi classici all’improvvisazione.
Frequenta i seminari del Tuscia in Jazz Summer Camp 2012 con Aaron Goldberg, Donny McClaslin, Scott Colley e Antonio Sanchez e si perfeziona successivamente nelle clinics del Berklee College di Boston a Umbria Jazz nel 2016 con il pianista americano Kevin Harris esibendosi sui palchi del Festival con l'organista Dennis Montgomery III e il contrabbassista Paul Del Nero.
Laureato in Scienze della Comunicazione presso L’Università La Sapienza di Roma, frequenta il corso di Composizione Jazz presso il Conservatorio Piccinni di Bari.
Partecipa giovanissimo a diversi concorsi pianistici e frequenta seminari e clinics, studiando e suonando con: Donny McCaslin, Scott Colley, Antonio Sanchez, Tony Monaco, Gegè Munari, Mike Stern, Giorgio Rosciglione, Flavio Boltro, Massimo Manzi, Gerry Bergonzi, Vito di Modugno, Davide Santorsola, Alessandro Galati, Roberto Ottaviano e molti altri.
A febbraio del 2014 pubblica “Like at The Beginning”, il suo disco d'esordio in trio, per l'etichetta discografica Dodicilune, accolto entusiasticamente dalla critica specializzata per la sua originalità e poliedricità, guadagnandosi il bollino Jazzit Likes dalla rivista JAZZIT come uno dei migliori album del 2014.
Ad aprile del 2015, in occasione del centenario dalla morte di Billy Holiday, partecipa insieme ad alcuni dei più importanti nomi del panorama jazz italiano alla registrazione di “Hunger and Love”, per l'etichetta discografica Dodicilune.
Ha pubblicato due raccolte di composizioni originali, “ Angelo Mastronardi Facebook vol 1 &2” (Four Edition).
Lavora come arrangiatore e sideman per diversi progetti in ambito jazz e non solo e svolge attività didattica presso la Scuola Superiore di Musica Harmonium di Maglie (LE).
Dicono di lui:
[..] Mastronardi non è semplicemente virtuosistico, nelle sue dita risuonano tanto gli studi accademici quanto la viscerale passione per l’improvvisazione, con un garbato e attento uso della mano sinistra e note cristalline che sgorgano dalla destra. [..] (Alceste Ayroldi, Musica Jazz)
“E' un lavoro policromo, dedito a ricercate invenzioni linguistiche e strutturali, l'esordio discografico del pianista pugliese Angelo Mastronardi. [...]La music contenuta in “Like at The Beginning” ha un incedere narrativo mutevole, corredato da inattese infiltrazioni linguistiche (di etimologia rock e classica) e una metrica flessibile. Un ricercato gioco di contrasti e tensioni[...] (Antonino di Vita, JAZZIT)
“Esistono artisti la cui personalità non può certo essere compresa ascoltandone solo i riferimenti estetici: Bill Evans, Keith Jarrett e Brad Mehldau sono i primi che vengono in mente nel caso dell’esordio discografico di Angelo Mastronardi. Per alcuni pianisti una discreta lettura antologica basta e avanza. Nel caso del giovane talento pugliese, che intuiamo dotato di una solida preparazione classica, non si parla di un semplice mainstream e di piacevolezze jazzistiche [..] la sua natura sembra ben più complessa ad ascoltarne le improvvisazioni e gli approcci stilistici imprevedibili [..] (F. Ciccarelli, www.4arts.it / www.romainjazz.it)
[..] Quello del pianista Angelo Mastronardi insieme a Michele Maggi al contrabbasso e Walter Forestiere alla batteria è un esordio di tutto rispetto. [..]La loro musica proviene da quella dei trii di Bill Evans, ovviamente portata nella contemporaneaità, vicina alle sonorità di alcuni pianisti europei come Bobo Stensson.[..]Dall´inizio alla fine mantengono il controllo sulla musica e sulle idee e quando arrivano alla fine è come essere passati per un paesaggio e scoprire che le coordinate percorse sono state, sorprendentemente, quelle che non ci si aspettava. (Vittorio Lo Conte, Music Zoom)
Angelo Mastronardi’s tracks
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